Davai
poema ad incastro
       
Santarcangelo dei teatri 2004 Masque teatro
 
Periodo primo, Intuizione delle proporzioni
dal 28 aprile al 2 maggio 2004
Periodo secondo, il volume delle cose
dal 20 giugno al 6 luglio 2004
Periodo terzo, ritmi percepibili all'occhio
dal 7 all'11 luglio 2004
     
     
 

Davai: sembra ripetere eternamente l’altro eroe dell’opera. Le membra fragili si staccano dalla terra ed emergono nell’acqua putrida e gelida.

Davai …. E Ivàn se ne va. Nel grembo di quell’uomo che ci dà la madre, nasce la culla perenne dei nostri sogni. Inseguili, custodiscili, rassegnati ad essi, sii loro così vicino da non riconoscerli più.

Sempre sull’attenti. Qui. Ora. Al posto di guida. Su questo quaderno mastro. Scrivere di qualcosa che non esiste. Che sta nascendo. Eppure il fatto vorrebbe sopraffarla, deve averla vinta. Noi, gli intenti ai fatti, coloro che fondono le cose  e i luoghi, rame solforoso per un bronzo che non si affatichi, noi, dicevo, perso nell’intento di una scrittura che cerca coloro che un tempo educarono, i poveretti, cercatori di ori marci, di tigri pigre, affossati mestamente.

Capisce il funzionamento? L’erpice comincia a scrivere; compiuto il primo tratto di iscrizioni sul dorso, lo strato d’ovatta scorre e volta adagio il corpo sul fianco, per offrire nuovo spazio al dente. Intanto le parti trafitte posano sull’ovatta, la quale grazie ad una preparazione speciale, arresta subito l’emorragia, rendendo possibile una nuova e più profonda incisione.

Epimeteo e come lui, noi, a cercarne, invano, la comprensione.

Sottile, velata di incongruenza, la vista appare, come cumulo di gomene, canape, metalli (dietro a questi stanno le figure nell’attesa, le mandibole meccaniche, pronte all’urlo, soffiano sul fuoco ardente delle fucine, il carbone di legna si unisce al calcare per dare la forza allo stagno, che urla).

Il velo nasconde l’oggetto, diluisce la polvere, succhia l’ossido bianco e la terra perde consistenza, quasi dimentica del suo antico compito, quello di arginare per dissolversi. Allunghiamo una mano, (oh, lettori!), una ferita al cuore, in tal caso una vera ferita, il pennello è caduto. Non c’è più. Cosa rimane di quel ragazzo? In due parti diviso, la macchia stenta a dissolversi, la camera indugia sul vortice, dimentica l’orrore del prima, eppure tutto è immobile, l’acqua scorre, il vento semina le erbe della sua docilità, il fiume resta lì, a dipingere la scena.   Cechi di una aspirazione, a tutti i costi. Volo, volo.!

Nella sapienza di un possibile, che nella sua mano diventa a tratti figurabile, ella si accosta al pittore, ne diventa l’amante nascosta, lo accoglie in sé, e traccia o quantomeno sembra disegnare le linee di un racconto bastardo, nato dal tradimento, come sepolto, sotto cumuli di rovina: lardo per cani, carne per umani? Affiancarsi al pensiero dell’altro, alle sue immagini: erigere un muro fatto di nebbie, imbrattare quel muro, per riconoscerne la propria mano.

Saltava su quella lamiera forata, un sottanino da gheisha, gesso in faccia, una grande fatica, il viso chinato, sulla spalla, e cadi: arco di cerchio. Loro cadevano allora, allievi di un luogo che non c’era, di un’idea mai nata, corpi rinsecchiti pronti a divenir pelle di tamburo e nuovamente il suo nome: Stefan Alcoooootttt!

Che stia leggendo dai suoi appunti?

Esercizio costante: gambe tese, piedi a martello.

Martello. E’ una massa di acciaio innestata su di un manico di legno. Il peso medio del martello d’attore va da 600 grammi al Kilo. Il peso più adatto varia a seconda della natura dell’attore: chi è fornito di grandi masse muscolari sceglie il più pesante; un carattere nervoso e svelto preferisce un martello più leggero. Il lavoro svolto da un martello dipende da due condizioni: il peso e la velocità impressagli dal braccio, in queste proporzioni: a peso doppio, lavoro doppio, a velocità doppia, lavoro quadruplo. Cioè il lavoro è proporzionale al peso per il quadrato della velocità. Quindi nella scelta del martello, non prendete il più pesante della serie, ma quello di maggior peso che, dopo ripetute esperienze, non pregiudichi la sveltezza dei movimenti.

Se vi accingerete a questo, mai vi capiterà di affrancarvi dal vostro destino: che sia benevolo, ancora una volta.

 
   
         
 
 
 
l'icona
 
la campana
 
 
 
         
Attori / fonditori
Catia Gatelli, Eleonora Sedioli, Lorenzo Bazzocchi, Andrea Basti, Eugenio Debegnac, Massimo Fraternali, Olivier Caumont, Lia Pari, Claudia Angrisani, Federica Cangini, Paolo Carbone, Mario Cossu, Eva Geati, Giordano Giorgi, Benedetta Guidi, Mauro Masini, Tihana Maravic, Daniela Macello, Claudia Roselli, Manuela Savioli, Alessandro Scarano, Vincenzo Schino, Elisa Andreani, Gabriella Artini, Valerio Bonanni, Caterina Cidda, Pasquale De Marzo, Annina Di Oronzo, Marco Di Stefano, Debora Fioravalle, Tomas Kutinjac, Andrea Labozzetta, Elisa Lazzerini, Livia Lupatelli, Maia Pedulla’, Marco Perfetto, Giovanni Scacchetti, Giorgia Sinicorni, Agnese Verdelli
 
Fonderia di campane ideazione e progettazione Lorenzo Bazzocchi

il fonditore

Massimo Fraternali, Studio d’arte M8, Sassocorvaro
  assistenti fonditori Giordano Giorgi, Alessandro Scarano
  assistenti alla fusione Mario Cossu, Andrea Basti, Paolo Carbone, Olivier Caumont, Giordano Giorgi, Alessandro Scarano, Mauro Masini, Vincenzo Schino
  allestimento fonderia Catia Gatelli, Eleonora Sedioli, Lorenzo Bazzocchi, Andrea Basti, Eugenio DeBegnak, Claudia Angrisani, Federica Cangini, Paolo Carbone, Mario Cossu, Eva Geati, Giordano Giorgi, Olivier Caumont, Benedetta Guidi, Mauro Masini, Tihana Maravic, Claudia Roselli, Alessandro Scarano, Vincenzo Schino
 
Baracca del fonditore Allestimento in Piazza Ganganelli Catia Gatelli, Eleonora Sedioli, Lorenzo Bazzocchi, Andrea Basti, Eugenio DeBegnak, Claudia Angrisani, Federica Cangini, Paolo Carbone, Mario Cossu, Eva Geati, Giordano Giorgi, Benedetta Guidi, Mauro Masini, Tihana Maravic, Claudia Roselli, Alessandro Scarano, Vincenzo Schino
Costruzioni in officine Masque Eleonora Sedioli, Lorenzo Bazzocchi, Catia Gatelli, Andrea Basti, Daniela Marcello, Vincenzo Schino
 
Manuela Savioli, Lia Pari
L'icona
 
sonorizzazioni e fonica Mirko Fabbri, Raffaele Bassetti
 
tecnica

Istituto Bildungsmarkt e.V., Vulkan gGmbH, Berlino: Gerd Bruck e a Burghard Achtenberg del Bildungsmarkt e.V. - Vulkan gGmbH di Berlino, istituto di formazione professionale per “event technicians” : Nicole Boehlke, Steffen Dudas, Stefan Foerster, Johannes Gierth, Sven Gloeditzsch, Tobias Grause, Andreas Kasek, Oleg Neumann, Hagen Runkewitz, Carsten Schindler, Thomas Schmidt, Lukacz Tatara, Nathalie Westphal, Maxim Astor, Monique Kruemmel, Christian Fischer, Tina Westland; cuochi: Olesa Durneva, Natalya Gucenko, Benjamin Heyde; assistenti: Ingo Wolf, Jonas Grigoleit .

 
 
costumi e pelli Mood Indigo, Bologna
 
organizzazione Catia Gatelli - assistenti Maria Concetta Mercuri, Claudia Roselli, Alessandro Scarano
 
consulenze,collaborazioni Fonderia Morri, San Marino - Fratelli Acquarelli, rottami di ferro,Campiano, Ravenna - Sesto Guidi, rottami metallici, Forlì - Massimo Sassi, Roberto Cambi, Fonderia Franco Fabi - Forlì, Marinelli Pontificia Fonderia di Campane - Agnone, Betti, attrezzature per panifici e pasticcerie, Forlì
 
fotografia Federica Giorgetti
         
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